Stimolazione

Siamo sicuri della nostra qualità di stimolazione. Essa viene monitorata: durante la stimolazione vengono fatti al minimo tre controlli che comprendono il monitoraggio ecografico e prelievi di sangue. In tal modo otteniamo il controllo preciso.

La nostra clinica è aperta 7 giorni a settimana, pertanto programmiamo il pick-up di ovociti e il transfer in base alle esigenze della qualità di ovociti ed embrioni. La stimolazione non sarà finita anzitempo o prolungata inutilmente.

Lo sviluppo dei gameti maschili e femminili inizia nel periodo prenatale. Originariamente si ha una produzione di circa 2-3 milioni di ovociti primari. Di questi, circa 300.000 raggiungono la pubertà, e solo 450 ovociti vengono rilasciati durante l’ovulazione, nel periodo fertile della donna.

Normalmente, ogni mese, nelle ovaie delle donne, si formano circa 25 follicoli (all’interno dei quali crescono gli ovociti). Di questi soltanto uno raggiungerà la maturazione, facendo così avvenire l’ovulazione (rilascio degli ovociti). Nelle tecniche di fecondazione in vitro le ovaie vengono stimolate, attraverso una terapia ormonale, a produrre più follicoli. In questo modo si otterrà un maggior numero di ovociti.

Dopo la somministrazione degli ormoni (gonadotropine), le ovaie producono più follicoli (cavità piccole che crescono nelle ovaie).

La crescita del follicolo produce estrogeni i quali, tra l’altro, causano un aumento dei livelli di ormone luteinizzante (LH). Nel ciclo naturale, questo ormone consente all’ovocita maturo di essere rilasciato dalle ovaie. Durante la stimolazione viene somministrato un farmaco che prolunga l’ovulazione naturale e blocca l’aumento prematuro di LH.

L’ovulazione (maturazione degli ovociti), viene indotta in seguito alla somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG), la quale deve essere somministrata circa 32-36 ore prima del pick-up ovocitario.

L’inizio, la durata e le modalità di stimolazione le deciderà il medico in base alla risposta individuale, all’età e al peso della paziente.

La risposta dell’organismo della donna alla stimolazione ovarica viene seguita dal medico in base al monitoraggio dei livelli ormonali nel sangue e di ecografie ripetute. La ragione principale di questi controlli è quella di indurre un’ottima risposta delle ovaie. In questo modo, da una parte si riuscirà ad ottenere un elevato numero di ovociti e, dall’altra parte, si potrà prevenire un’iperstimolazione, la quale si presenta con: dolore, ingrossamento significativo delle ovaie e formazione di liquido nella cavità addominale (OHSS Ovarian Hyperstimulation Syndrome). Le donne di età inferiore ai 30 anni sono più soggette all’iperstimolazione.

Gli accertamenti che vengono effettuati (anche se ripetuti), non hanno effetti collaterali né per la gravidanza né per gli embrioni nelle prime fasi della gravidanza.

La somministrazione di ormoni non esaurisce anzitempo la riserva ovarica, ma blocca semplicemente la degenerazione e la selezione del follicolo predominante. Gli studi indicano che non vi sono effetti collaterali per la paziente.

Qual è la differenza tra il ciclo naturale e la stimolazione FIVET?

Normalmente, ogni mese, nelle ovaie delle donne, si formano circa 25 follicoli (all’interno dei quali crescono gli ovociti). Di questi soltanto uno raggiungerà la maturazione, facendo così avvenire l’ovulazione (rilascio degli ovociti). Nelle tecniche di fecondazione in vitro le ovaie vengono stimolate, attraverso una terapia ormonale, a produrre più follicoli. In questo modo si otterrà un maggior numero di ovociti.

Dopo la somministrazione degli ormoni (gonadotropine), le ovaie producono più follicoli. La crescita dei follicoli produce estrogeni i quali, tra l’altro, causano un aumento dei livelli di ormone luteinizzante (LH). Nel ciclo naturale, questo ormone consente all’ovocita maturo di essere rilasciato dalle ovaie. Durante la stimolazione viene somministrato un farmaco che prolunga l’ovulazione naturale e blocca l’aumento prematuro di LH.

Perché i controlli vengono eseguiti presso Sanatorium Helios durante la stimolazione con prelievo di sangue e ecografia e non altrove?

La ragione principale di questi controlli è quella di indurre un’ottima risposta delle ovaie. Tali controlli vengono di regola eseguiti 3-4 volte durante la stimolazione, di solito almeno il 5 °, l’8 ° e l’11 ° giorno. In questo modo, da una parte si riuscirà ad ottenere un elevato numero di ovociti e, dall’altra parte, si potrà prevenire un’iperstimolazione, la quale si presenta con: dolore, ingrossamento significativo delle ovaie e formazione di liquido nella cavità addominale (OHSS Ovarian Hyperstimulation Syndrome). Le donne di età inferiore ai 30 anni e quelle con la cosiddetta sindrome PCO sono più soggette all’iperstimolazione.

Gli accertamenti che vengono effettuati (anche se ripetuti), non hanno effetti collaterali né per la gravidanza né per gli embrioni nelle prime fasi della gravidanza.

Questi controlli sono davvero necessari? Cosa fare se la paziente non è di Brno?

Sebbene sia meno conveniente per la paziente rispetto alla stimolazione senza controlli, sappiamo quanto siano utili questi controlli. Ciò è confermato anche dai nostri oltre 25 anni di esperienza. Ogni donna reagisce in modo diverso alla stimolazione. Per ottenere i risultati migliori – abbastanza ovuli di alta qualità e maturi – è necessario monitorare la risposta individuale e gestire efficacemente la stimolazione.

Se lal paziente non è di Brno e ha un ginecologo disposto a eseguire ecografia e prelievi di sangue, è possibile sottoporsi ai primi esami esternamente. La paziente quindi chiama o invia solo il risultato del controllo alle coordinatrici. Dopo aver valutato i risultati da un medico, riceverà istruzioni su come procedere.

Quanto tempo dura la stimolazione?

Secondo la  nostra esperienza, la stimolazione dovrebbe durare almeno 12 giorni. Il prelievo degli ovuli è quindi previsto  per il 14° giorno. Se i follicoli crescono più lentamente o in modo non uniforme, la stimolazione può essere prolungata. L’ovulazione (maturazione delle uova) è indotta da un’iniezione di gonadotropina corionica (hCG), che deve essere somministrata circa 32-36 ore prima del prelievo ovocitario programmato.

Che farmaci vengono utilizzati per la stimolazione ovarica?

Da noi usiamo solo farmaci ormonali che combinano FSH e LH. In casi eccezionali, quando una donna ha livello elevato di LH (PCO), è possibile utilizzare solo un preparato con FSH, ma allo stesso tempo monitoriamo ancora i livelli di FSH, LH ed E2 durante la stimolazione e aggiungiamo LH se necessario.

L’inizio, la durata e le modalità di stimolazione le deciderà il medico in base alla risposta individuale, all’età e al peso della paziente.

La somministrazione di ormoni non esaurisce anzitempo la riserva ovarica, ma blocca semplicemente la degenerazione e la selezione del follicolo predominante. Gli studi indicano che non vi sono effetti collaterali per la paziente.

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